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23 febbraio 2014 / jvanbugliani

Imparai

Ho imparato il valore del silenzio,dal rumore della società,ho imparato l’amore da chi non vuole amare,ho imparato l’amicizia da chi fà finta di essere amico,ho imparato la fedeltà da chi tradisce con facilità,ho imparato il rispetto da chi non rispetta nessuno,ho imparato la pace da chi usa violenza,ho imparato la fede da chi non crede,ho imparato l’umiltà dall’altezzosità e dalle illusioni dei superbi,ho imparato a seguire la verità da chi è bravo a mentire,ho imparato a non essere complice del male da chi dice ” tanto ormai le cose funzionano così “, ho imparato il valore della vita in ogni vita da chi la inquina e la distrugge,per interesse,gioco o indifferenza,ho imparato dalla montagna che se vuoi arrivare vicino al Cielo,alla sua magia,pace e bellezza, serve sacrificio e impegno e l’ho imparato anche da chi crede che tutto gli sia dovuto. Niente in questa vita ci è dovuto,ma la felicità,la pace,la si conquista solo con sacrificio, purezza di cuore e Amore.ho imparato il valore del silenzio,dal rumore della società,ho imparato l’amore da chi non vuole amare,ho imparato l’amicizia da chi fà finta di essere amico,ho imparato la fedeltà da chi tradisce con facilità,ho imparato il rispetto da chi non rispetta nessuno,ho imparato la pace da chi usa violenza,ho imparato la fede da chi non crede,ho imparato l’umiltà dall’altezzosità e dalle illusioni dei superbi,ho imparato a seguire la verità da chi è bravo a mentire,ho imparato a non essere complice del male da chi dice ” tanto ormai le cose funzionano così “, ho imparato il valore della vita in ogni vita da chi la inquina e la distrugge,per interesse,gioco o indifferenza,ho imparato dalla montagna che se vuoi arrivare vicino al Cielo,alla sua magia,pace e bellezza, serve sacrificio e impegno e l’ho imparato anche da chi crede che tutto gli sia dovuto. Niente in questa vita ci è dovuto,ma la felicità,la pace,la si conquista solo con sacrificio, purezza di cuore e Amore.

Jvan Bugliani

18 novembre 2012 / jvanbugliani

Silenzio

Il nostro silenzio non verra’ piu’ sporcato da superficiali parole,
ci guarderemo negli occhi,
e loro ci parleranno come le onde cantano alla spiaggia,
come il vento sussurra allo spirito dei boschi;
saremo noi per noi come la pioggia sui fiori.
La vanita’ non insudiciera’ le nostri vesti,
la lussuria non infanghera’ i nostri sentimenti,
la superbia non guidera’  i nostri gesti;
l’orgoglio non distruggera’ i nostri intenti;
sgorghera’ nella sorgente d’acqua viva dell’anima
la piu’ pura verita’ senza errore,senza macchia ne paure
nella sola certezza,luce del nostro Amore.
E allora ascolteremo il canto del nostro silenzio,
l’uno nell’altro in un mondo perfetto
dove tu sei tutto quel che sono e che sento.
 
Jvan Bugliani
19 gennaio 2012 / jvanbugliani

Il pettirosso

 
Io,                                                   
io sono il Pettirosso,ed il mio petto e’ rosso;
per il sangue ed il dolore del mondo.
Volo quassu’,
sto’ su questo ramo,tra le nuvole e le stelle,
dove qui c’e’ per tutti amore pace felicita’,
vita eterna,sazieta’.
Ma i miei occhi sono rivolti laggiu’,
sento il vostro rumore,la vostra confusione e il vostro dolore.
Piango lacrime di sangue argento,
pioggia nel silenzio; io vi comprendo;
vedo tutto quell’orrore,
ma so’ che tutti volete Amore.
Voglio credere:
voglio credere che mi cercate,
anche se con nomi diversi mi chiamate,
che tutti verso Me,camminate.
Voglio credere,
 che le vostre parole, che recitano di amore e di pace,
di uguaglianza e liberta’,
non siano solo inganni al vostro fine ultimo dei vostri guadagni.
Voglio credere che i politicanti
non continuino ad essere ladri erranti,
che verra’ il  giorno in cui
lavoreranno solamente agli interessi delle genti,
e non, ad accapparrarsi danari, dai loro servi ignari.
Voglio credere,
che la carita’ ,la beneficenza,
non sia per la vostra vanita’,
in ipocrite elemosine solo per i vostri personali onori.
Voglio credere
che tutta la tecnologia che usate per comunicare
questo non  vi faccia gli uni dagli altri allontanare,
occhi negli occhi,mani nelle mani:
che tv,satelliti,rete e radio,
siano liberi da pregiudizi,preconcetti e menzogne,
che la Verita’ sia la luce della vostra realta’.
Voglio credere che un giorno imparerete ad ascoltarmi,
e che vi ascoltiate tra di vo senza giudicarvi;
parlando di meno e ascoltandovi di piu’
capirete voi e capirete me,
che’ sto’ quassu’,
lontano dai rumori di laggiu’.
Voglio credere,
che combattiate l’ignoranza e l’apatia,
che cercherete sempre di capire, e non di accettare tutto senza pensare ;
che la compassione,l’amore,la misericordia,la carita,l’umilta’,
diverranno per voi parole di unita’ e impegno,
 per una nuova umanita’.
Voglio credere
che un giorno diveniate tutti consapevoli
che questo pianeta blu,piccolo puntino nell’universo,
e’ un dono meraviglioso che vi e’ stato fatto;
e per un dono cosi’ grande,dovreste ringraziare ogni giorno
e non cercare di inquinarlo e distruggerlo in ogni secondo.
Se la terra,i suoi animali,le sue acque e le sue piante morranno,
tutti la pagheranno.
Voglio credere,
voglio credere che non continuerete ad essere complici di Satana,
al contrario di cio’ che fate in questi tempi,cedendo sempre
ad ogni sua tentazione fisica e materiale;
non lo dovete piu’ assecondare:
che ognuno di voi lavori al fine di ignorare il male
in ogni sua forma ed in ogni luogo;
tutto cio’ che va contro l’Amore Universale,
che unisce terra,uomini e Cielo
non lo dovete piu’ tollerare,
su di voi che non vinca il male.
Voglio credere
che l’uomo non perseveri ancora nella sua idea di separazione,
che tutti siete figlio del Cielo e che qui ritornerete,
senza eccezione,senza colori,senza barriere;
ne bianchi,ne  neri ne gialli,
ma tutte anime eguali.
Voglio credere,
che ai vostri propositi di fare cose buone pet tutti,
poi ne seguano i fatti,
e non che siano parole vuote e ipocrite,
dette solo per farvi grandi in mezzo ai piccoli;
che non continuate ad essere,ciechi che guidano altri ciechi.
Voglio credere,
che un giorno aprirrete i vostri occhi,
e capirete allora che essere schiavi del materialismo e del consumismo
come vi comandano le vostre societa’
vi puo’ condurre solo ad una perpetua insodisfazione e infelicita’;
voglio credere che un giorno tornerete alle cose semplici,
alla natura,dove li c’e’ bellezza e meraviglia per tutti,
dove c’e’ pace e silenzio,suoni e musica,
profumi e colori,spazi e deserti,
dove nulla vi viene chiesto tranne essere voi stessi.
Voglio credere in voi,
perche’ siete parte di me,
perche sul mio petto c’e’ il vostro sangue,
il mio sangue,
versato per voi e per tutti.
Voglio credere;
si,
in voi.
 
 
Jvan Bugliani
 
2 ottobre 2011 / jvanbugliani

La ricerca della verita’

La verita’ e’ come il  sole che brama l’alba,
come la luna attende il crepuscolo,
un sogno nascosto nel blu profondo dell’anima umana.
E’ un fuoco perenne che non smette di ardere,
come un amore segreto mai finito
che ne il tempo ne lo spazio possono spegnere.
La ricerca della verita’ e’ un desiderio
nel subconsio dell’anima,
una linfa vitale,una necessita’,
come il fiume nella ricerca del mare.
 
Pellegrino,lontano,
boschi e montagne,
vallate e deserti
vago per giorni e mesi,
di un bambino i passi incerti;
c’e’ un mondo che non conosco,
si chiama Verita’,
nessuno lo vuole,
dicono che troppo costa,
nessuno sa’ dirmi dove sta’.
Strade,pioggia e vento,
gente d’ogni nazione,
cerco nei loro occhi quella pura emozione.
Pergamene,libri,saggi,profeti,chiese,monasteri,
mi perdo in infiniti sentieri.
 
Mi fermo,i miei piedi stanchi non voglion piu’ marciare,
basta il mio corpo viaggiare,cosa puo’ trovare,
ora e’ il momento di sognare.
Viaggio lento,
all’interno di me stesso.
 
L’ho sentita,l’ho percepita,
l’ho odiata,l’ho amata,
infine l’ho ascoltata.
La notte il giorno,
la vita la morte,
la luce l’oscurita,
la gioia il dolore,
l’amore l’apatia,
l’odio la compassione.
Un viaggio,il mio,
in terre estreme,affollate,desolate,
buie nel piu’ profondo di me stesso
dove nessuno osa andare
dove fa male;
c’e’ silenzio,oblio,
Dio.
Come un’onda apocalittica ha trovolto il mio mondo finto perfetto,
la mia Atlantide impeccabile ed onnipotente
costruita in anni di illusioni
di egoiche vanita’,
demolita
al cospetto del tempo
in attimi di pura cruda e nuda verita’.
Dio,la Luce,Verita’ immensa
ora
e’  tutto quello che resta.
Meravigliosa,lucente,immensa,indispensabile,
potente come l’universo,
la mente,l’Amore,
non altrove,
ma tutto dentro questo cuore:
nell’anima;
cresce un fiore.
Verita’.
 
6 gennaio 2011 / jvanbugliani

Io sono solo un pellegrino

Quanto fu bello intraprendere quella strada verso l’ignoto
verso quella voce che mi sussurrava parole dolci e calme
come il miele,un lago di montagna.
Quanto cammino,quanto silenzio,quanta pace,
la terra, l’erba,i fiori e il cielo,
la vetta e la sua croce,
il monastero,l’eremo,uomini e donne di Dio,
pellegrini alla ricerca di pace,infinite strade una sola meta,
la quiete dopo anni di tempesta
e’ quello che resta.
Mille sentieri,passi che camminano lenti e veloci
parole sussurrate lungo strada,gli alberi, i deserti,i torrenti,
le montagne,accolgono vecchi e giovani
sulle spalle zaini pieni di speranze
alla ricerca di un oasi chiamata pace
lasciando il loro vecchio  Io
in questo sentiero che porta a Dio.
C’e’ profumo di liberta’ qua,
negli occhi di questi ragazzi e ragazze,
alla ricerca d’amore e di pace,
non piu’ egoismo,ne materialismo,
ma un cuore aperto al mondo,
in un’unico sguardo verso il cielo
verso il Padre vero
che cammina con noi in codesto sentiero.
Pellegrini,peccatori,
gente indignata da una societa’ falsa che ha dimenticato Dio
dove compassione e carita’ sono parole il cui significato nessuno sa’.
Pellegrini,risvegliati,peccatori convertiti,
nelle strade del mondo a portare amore
con quella forza che da solo il Signore.
Oh grande Gesu’,
che hai liberato noi dalle catene delle nostre societa’
e che combattendo il peccato ci hai donato la liberta’,
io ancora e sempre sul tuo sentiero ti seguiero’
con lo zaino pieno d’amore e compassione;
le false luci del mondo non rappresentano piu’ una tentazione,
un lontano ricordo sono ormai i giorni del mio oblio,
ora sono solo un pellegrino 
nella strada verso Dio.
26 dicembre 2010 / jvanbugliani

Niente in cambio

Vago nella natura,
incontro un fiore
lo guardo con occhi d’amore
mi inebria della sua bellezza
e nulla mi chiede in cambio.
Incontro poi un’albero
lo guardo con occhi d’amore
della sua saggezza mi riempie le menbra
e nulla mi chiede in cambio.
Un capriolo da dietro un cespuglio
i nostri occhi si incrociano,i suoi di stupore
i miei di un’infinito amore,
il mio cuore fa battere con la sua naturale selvaggia,libera bellezza
e nulla mi chiede in cambio.
Una dolce melodia mi richiama a se,
e’ un ruscello d’acqua limpida e pura,
che discende dall’altura accarezzando la roccia nuda;
i miei occhi lo osservano pieni di meraviglia  e amore,
questo suono,questa purezza,quanta pace mi sa’ donare
e nulla mi chiede in cambio.
La vetta della montagna sorge all’improvviso
come il piu’ meraviglioso tesoro,
la mia anima riempita di vero oro dell’infinito mondo tutt’intorno,
il cielo in una mano,il suo riflesso nel cuore;
i miei occhi si riempiono di puro amore,
che grandiosita’ da qua
e nulla mi chiede in cambio.
Il giorno e’ finito,
ritorno riatraverso la citta’,
torno tra la civilta’,
la loro indifferenza e materialita’,
offrono corpi e oggetti di nessuna reale utilita’.
Guardo le persone con amore e umanita’,
compassione per la loro confusione,nel cuore,
nell’Io,per non aver compreso Dio; 
con tutto il mio amore,
e tutto,
tutto,
mi chiedono in cambio.
13 dicembre 2010 / jvanbugliani

E se fosse la fine.

Lo spirito e’ pronto,
l’attrezzatura anche,
di fronte al mondo il viandante,
il pellegrino errante.
Davanti a me la montagna,
madre amorevole o
morte autorevole,
ma qui a valle il pensiero e’ confuso e sfuggevole,
e difficilmente fin dall’inizio pensa
che ogni volta la fine potrebbe esser,
con o senza prudenza.
Ma questo non e’ piu’ il tempo dell’attesa,
e’ il tempo del coraggio e del furore,
della fatica,della gioia e del dolore.
L’ascesa e’ affascinante e mutevole
come le stagioni;
gli alberi e la terra si diradano
lasciando il palco alla roccia cruda e nuda,
bella, potente e terrbile.
L’altitudine affatica i polmoni,
i piedi e il cuore  tremano per il vuoto che li circonda,
e la vetta e’ lontana e vicina,
come l’inizio,come la fine,
come la vita.
Ma questo lo spirito vuole,purezza e verita’,
le quali sulla montagna
sono splendida realta’.
Il cuore si apre e la mente si svuota,
tutt’attorno il mondo piu’ non conta,
solo passo dopo passo
e il prossimo appiglio per la mano.
E come un miracolo,
la vetta,
la cima del mondo,l’estasi del corpo e della mente,
la pace:
l’uomo che sfiora il cielo,
il divino,
senza confine.
E se un ascesa o una discesa; prima o poi…
…e se fosse la fine ?
2 luglio 2010 / jvanbugliani

Ode

Ode alla pace derivante dall’infinito del Cielo,

dallo spazio del mare,

dall’imperturbabile calma e saggezza senza tempo della montagna:

alle valli solitarie, dove si raccoglie placido il fiume,

dove l’acqua sussurra parole dolci e tranquille;

ai boschi brulicanti di vita ed equilibrio tra gli esseri viventi,

dove la memoria,l’amore e la pazienza dell’albero 

si intreccia al canto melodico del vento tra i rami 

e le sue foglie danzanti.

All’armonia delle praterie 

dove l’ape e il fiore si scambiano vita e amore,

la farfalla danza sul raggio del sole 

sorretta dal vento senza timore;

il grillo e la cicala canta

senza paura del tempo che passa 

ed energiche e perseveranti le colonie di formiche erranti

ricercatrici instancabili dell’oggi nel domani.

Ode all’equilibrio della natura tutta,

dove tutto scorre,

tutto e’ vivo intrecciato insieme,

in un’istinto,paure ed emozioni

dove niente viene sprecato e

dove vita ridona vita

in un perenne canto beato.

Ode a chi

codesta bellezza

pace ed armonia sa’ vedere,

facendola colonna sonora della propria vita

come la notte fa propria il moto della Luna,

ma senza interferir mai 

e come il giorno fa suo il moto del sole senza disperderne le nubi.

Infine Ode a queste parole

donatemi immeritatamente dall’onde

che dal volo della salsedine ho catturato

e come un pescatore di sogni

su di loro

son volato.

4 febbraio 2010 / jvanbugliani

Trovare Dio

Ti ho cercato,Signore,
in ogni angolo del mondo,
nelle notti senza Luna
e nei giorni senza Sole,
ti ho cercato come la spiaggia cerca l’onde.
E nelle nebbie del passato,
oh Padre,quanto ti ho bestemmiato,
e non ti credevo,
ti maledicevo,
solo perche’ non ti vedevo.
Padre,
nella rabbia dell’allora non capire
io sentivo la tua voce
che mi diceva a te di venire,
ma i miei occhi non vedevano
e le mie orecchie non sentivano,
ero cieco e sordo
alla vera bellezza
e Verita’ del mondo.
Ma il vento non lo si puo’ fermare,
e il tempo che cambia le stagioni
cambia anche le persone,
e cosi’ ho trovato tracce di te
e le ho seguite,
come il cercatore d’oro risale il fiume
nella speranza del suo tesoro.
Ma quanti demoni ho dovuto soffocare,
nel mare del mio cuore gli ho dovuti annegare;
superbia,arroganza,paura e vanita’,
tutto cio’ che mi teneva a terra mai piu’ sara’,
senza di loro ho scoperto la Verita’ e la Liberta’.
 
E in fine io Ti vidi,
e grande fu’ la sorpresa
quando scoprii che eri sempre stato li’,
davanti a me,
in attesa.
 
Tu sei nel mondo,
nel vento che attraversa le nostre citta’,
che porta il polline,la vita del fiore;
tu sei nell’acqua
che limpida ci sussurra di purezza
e di nuova vita.
Tu sei nella terra,
che stanca sopporta i nostri piedi
e la nostra guerra.
Tu sei nel fuoco,
che riscalda e accarezza l’anima,
ed e’ simbolo di purificazione e rinascita,
di perdono,
per un nuovo giorno.
Tu sei nelle montagne,
che antiche e saggie ci raccontano del tempo,
e di quanto veloce e lento per l’uomo sia
questo passaggio terreno chiamato vita;
questa verita’,
che cio’ che conta non e’ qua,
ma nell’eternita’.
 
Padre,ora so’ dove sei,
posso vederti,
tu sei negli occhi dei nostri bambini
noi che gli insegnamo della nostra societa’
costumi ed usi
e che loro,cosi’ puri,
cosi’ presto ne sono delusi.
Tu sei nel  mondo,
dove tutto scorre,tutto e’ diverso
e tutto e’ unito da una corda invisibile chiamata Amore.
Tu sei nello spazio e nel tempo,
nelle stelle e nelle nubi,
nella pioggia,nella neve,
nel caldo e nel gelo,nel mare e nella tempesta;
tu sei tutto intorno a noi,
che nonostante tutti i nostri errori,resta.
Ora vedo le tue mani,
dipingere la natura e la nostra terra,
che ci accarezzi,ci ascolti e ci tieni con tutto il tuo infinito amore,
con quella voce nel nostro cuore,
che poco prima di sbagliare
ci sussurra di fermarci ancora un momento a pensare.
 
Ti ho cercato,Padre,
ti ho rinnegato e bestemmiato,
ma poi ti ho trovato;
li’,
davanti a me,
seduto su di una sedia,
in attesa.
 
 
 
 
26 gennaio 2010 / jvanbugliani

Come un cucciolo di cane

Ho scoperto tutto l’oro del mondo in due piccoli occhi
di un cucciolo di cane,
giorno dopo giorno e’ come guardare al di la’ del mare;
una continua sorpresa di che cosa vuol dire
amare.
 
E cosi’ lui mi insegna l’arte della pazienza e
e dell’attesa,
come un fiore aspetta la sua goccia di pioggia
che gli dona vita e nuova forza,
e come la nube aspetta il suo vento per volare via;
infondo,da sola,anche se potesse scappare,
ma per dove andare,
senza il suo vento sarebbe un lento naufragare,
no! non lo puo’ abbandonare.
 
Questo ho scoperto,come il piu’ prezioso segreto,
svelato senza nessun eccesso;
come la luna illumina lieve la notte
e la notte per sempre la vita le cinta.
 
ah,che fedelta’ ! ;
una fedelta’ infinita,
al di la’ di ogni ragionevolezza umana
al di la’ del proprio piacere
della propria felicita’;
come Dio sopra l’odio degli uomini
che pur considerando il tutto
non gli abbandonera’.
 
Un cane questo da’,
al di la’ di se stesso
la sua fedelta’;
fino alla morte,per la vita,
non importa,quello che sara’,
non importa quello che le tue mani stanno facendo,
nel bene e nel male,
se riderai o piangerai
o se la strada sara’ la tua casa;
non gli importa delle sciocchezze superficiali degli uomini,
no ! lui ti guarda dentro all’anima,
come l’ape guarda dentro al fiore
per prenderne l’essenza migliore.
 
E cosi’,
lui li’ lo troverai,sempre al tuo fianco,
come la cima della montagna,
nonostante il mondo intorno gli cambia,
malgrato tutte le iniquita’.
lei per l’eternita’
accanto al suo cielo se ne sta’.
 
E cosi’ mi insegna il piu’ assoluto amore.
Inequivocabile,unico e totalizzante,
come l’infinito per il viandante
e la croce per il pellegrino errante.
Un amore chiaro,intenso,forte e devastante,
di una fedelta’ quasi delirante,
talvolta imbarazzante,spudorata,
sputata in faccia come una sentenza d’accusa per gli uomini,
che sono nel cielo riusciti a volare,
ma che non sanno ancora amare;
 
come un cane.